Project

WOOD

 

 

Allora senti

ci sarà un lupo

e sarà bianco

tu sarai bendata

e gli starai in groppa

in piedi

correrete insieme

slacciati dalla ragione legittimi alla velocità dell’aria.

Non ci sarà bisogno di fidarsi

avrà fiuto e tu equilibrio.

Chandra Livia Candiani

 

Wood è fatto di tre tavole di legno. 

Il legno è materia aperta a infinite possibilità di evoluzione.

Corpo è un corpo mortale, fatto di pulsioni e tensione al movimento.

Nel tempo sospeso dello spazio scenico, Corpo e Wood si incontrano. L’uno è insicuro, curioso e instabile; l’altro è saldo, semplice e imperscrutabile. Le strutturali differenze tra i due rendono la relazione complessa. 

L’osservatore assiste al loro dialogo mutevole e oscillatorio, partecipando alle esitazioni e alle frustrazioni che Corpo prova nel tentativo di entrare in relazione con Wood.

Il paesaggio sonoro avvolge la scena in un’atmosfera evocativa e ipnotica mentre Corpo e Wood imparano a conoscersi, in un ciclo senza sosta in cui Corpo timidamente scopre Wood e si sorprende, lo teme e si nasconde. La curiosità a tratti ostinata di Corpo smuove la stabilità di Wood e come i sassi lanciati in uno stagno, offre infinite possibilità di risonanza e di evoluzione.

Il corso della storia dell’essere umano si fa strada nel susseguirsi dei movimenti che diventano di Corpo e di Wood insieme e che man mano scorrono fluidi, meno insicuri, complici. Wood è stato placenta che protegge, trincea e tana. Corpo ha fatto di lui gabbia, scudo e a tratti nemico. Quando Corpo riconosce le oscillazioni di Wood come un’opportunità di crescita allora insieme creano il delicato equilibrio di una relazione. 

Il viaggio di Corpo è un percorso alla scoperta di Wood e alla scoperta di sé: materia che prova a decifrare, da cui scappa, con cui dialoga, che vuole dominare e a cui soccombe per rinascere, nel fluire armonioso del suo tempo.

Wood è la struttura di una storia universale e condivisa. Prende per mano lo spettatore e lo accompagna in un viaggio visuale e sonoro dove le scene dondolano sul sottile filo dell’immaginazione e della compartecipazione, evocando suggestioni legate alla complessità dell’essere umano e all’ ostinata ricerca dell’equilibrio.

 

LINK AL TRAILER

 

 

 

Coreografia: Sara Lupoli e Marianna Moccia 

Performer: Maria Anzivino (solo version) – Chiara Barassi, Valeria  Nappi  e Viola Russo,  (trio version)

Drammaturgia: Martina Di Matteo

Visual & Fotografia: Pasquale Ottaiano, Alessandra Finelli, Sabrina Cirillo, Marco Gambardella

Paesaggio Sonoro: Julia Primicile Carafa

Produzione:  FUNA

Con il sostegno di Casa del Contemporaneo, PianoBe, Art Garage, Körper, Movimento Danza

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