Project

Tigran

 – le donne combattenti – 

 

La performance di danza verticale nasce dalla suggestione musicale del compositore armeno Tigran Hamasyan, da cui deriva il nome. La complessità della composizione musicale dell’artista è, infatti, coincidente con la complessità di un corpo che cerca il suo spazio per potersi esprimere liberamente: quello delle donne.

La paura di scoprirsi e la voglia impetuosa di mostrarsi sono il motore che muove le due performer nello spazio. Inizialmente nascoste da un velo, inizieranno la loro ripida scalata della parete verticale per trovare lo spazio e il coraggio di esibire, senza paura, i loro volti e la loro bellezza. La tensione del loro desiderio, all’inizio rappresentata solo da un paio di scarpe con il tacco, diventa sempre più visibile man mano che abbandonano il suolo.

Più sono distanti e più si sentono libere di lasciar emergere i tratti di quella femminilità, inizialmente tenuta nascosta.

Tigran racconta la difficoltà e la voglia delle donne di poter abitare i propri corpi liberamente, scavalcando la paura del giudizio, l’ansia del pregiudizio, la frustrazione del fraintendimento, la rabbia per l’oggettivazione. 

E lo fa in aria, staccando i piedi da una terra dove ancora il corpo femminile viene mortificato dal vecchio sguardo di un’ideologia che fatica a essere scardinata.

 

LINK VIDEO

 

 

 

Coreografie e Performers: Marianna Moccia, Viola Russo

Drammaturgia: Martina Di Matteo

Foto: Sabrina Cirillo

Video: Michel Liguori

Produzione: FUNA

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